La collezione prende il nome dal luogo di estrazione della materia.
Nello specifico si tratta del famosissimo bacino apuano-versiliese (Toscana) nel quale vengono estratti, tra le molteplici varietà, il famoso marmo bianco di Carrara ed il marmo Bardiglio. Il primo, molto più duttile e lavorabile, utilizzato fin dai tempi dei romani, è stato ed è tutt’ora il protagonista indiscusso delle più importanti opere scultoree della storia dell’uomo ma anche dei più prestigiosi edifici pubblici e privati. Classificato in varie tipologie in funzione del fondo e delle venature, e’ considerato il marmo per eccellenza per la sua struttura cristallina. Il Bardiglio, invece, e’ un marmo dalla struttura più compatta e meno lavorabile per opere scultoree ma e’ dotato di straordinaria bellezza per le sue particolari venature e per il suo fondo grigio con sfumature tendenti al blu. In architettura, questo marmo pregiato è stato utilizzato soprattutto per pavimenti, rivestimenti e decorazioni in luoghi sacri, spesso in abbinamento al classico marmo bianco di Carrara. Recentemente sta trovando applicazione, con grande valenza estetica, in progetti di interior design.
All’interno della collezione, il designer siciliano ha ideato tre lavabi, uno di forma quadrata (ESIODO) e due di forma circolare (PLINIO ed ALCEO).