Materiali tecnici per l’interior design – Parte 1
L’esigenza di utilizzare materiali sempre più sottili in lastre di grandi formati, soprattutto nel settore delle ristrutturazioni, nell’ultimo decennio ha spinto l’industria ceramica ad effettuare notevoli investimenti sulla sperimentazione e produzione su larga scala di nuovi materiali tecnici per le varie applicazioni dell’interior design.
La prima azienda a produrre grandi formati ceramici dallo spessore sottile (fino a 3 mm) è stata la Cotto D’Este con Kerlite®. Negli anni successivi, sulla scia della forte domanda che oggi conferma una produzione di circa 90 milioni di metri quadrati prodotti annualmente, anche altre aziende hanno investito sulla produzione dei grandi formati.
Oggi si hanno sostanzialmente due tipologie di prodotti assimilabili per processo produttivo e materie prime:
- Gres porcellanato
- Pietra sinterizzata
La prima tipologia, la più diffusa sul mercato, viene prodotta da molte aziende, soprattutto italiane e spagnole, che hanno ormai orientato la percentuale maggiore della produzione interna sui grandi formati a spessore sottile (6-12-20 mm).
Il gres porcellanato è una miscela di argille particolari, feldspati, caolini e sabbie, opportunamente macinati fino ad essere atomizzati in modo da raggiungere una granulometria che consente la pressurizzazione. Una volta pressurizzati vengono cotti in speciali forni della lunghezza di circa 140 metri dove si raggiunge una temperatura media di 1200 gradi per circa 20 minuti per poi essere raffreddati a temperatura ambiente consentendo cosi’ la cristallizzazione.
La seconda tipologia, di più recente sperimentazione, rappresenta una nicchia di mercato con applicazioni mirate, dove alcune aziende, in particolar modo una italiana, la Breton con il Lapitec® e due spagnole, la Cosentino con il Dekton® e la TheSize con il Neolith®, sono leader nella produzione di lastre sinterizzate.
La pietra sinterizzata è una miscela di minerali naturali quali argilla, feldspato, silicio, quarzo che vengono compattati attraverso un processo di cottura simile a quello ceramico in cui le particelle si legano in maniera uniforme creando cosi’ una massa omogenea e priva di impurità. L’assenza di resine o leganti chimici derivati dal petrolio rende il prodotto naturale e riciclabile al 100%.
Grazie alle loro caratteristiche tecniche che li rendono facili da pulire, antibatterici, resistenti ai graffi ed agli agenti macchianti, le applicazioni per questi materiali sono davvero ampie, spaziando dai rivestimenti e pavimenti sia per interni che esterni, alle facciate ventilate dei moderni edifici, fino ai piani cucina dove spesso viene richiesta la produzione con elementi di grande lunghezza senza giunzioni.
Si presentano con una varietà di colori e texture molto ampie soprattutto per le serie ad effetto marmo/pietra dove si è raggiunta una grande qualità di riproduzione fotografica.